Con Reputation Science abbiamo analizzato oltre 140 mila contenuti web per studiare il sentiment del web nei confronti dei vaccini contro il Covid-19.
“La nostra analisi ha dimostrato che il vaccino non può essere calato dall’alto, ma deve essere accettato: sulla Rete spesso gode di cattiva fama, esistono sacche di resistenza e circolano concetti di ‘dittatura sanitaria e vaccinale’ che producono forte attrito. Non a caso il 34% dei contenuti online sui vaccini è negativo. Una percentuale sulla quale influiscono le logiche di distribuzione, sperimentazione ed efficacia, ma anche la percezione dell’azienda produttrice è molto importante. Moderna, ad esempio, paga il vantaggio di essere un’azienda poco conosciuta prima del Covid-19, mentre il sentimento popolare penalizza le cosiddette ‘big pharma’, che partono da un debito reputazionale spesso fondato su false informazioni. Un fenomeno di grande complessità”.
Il mio intervento a Radio Margherita andato in onda venerdì 12 marzo: