L’intelligenza artificiale, grande esclusa di questa campagna elettorale, sta cambiando il mondo. Dai leader politici è lecito aspettarsi regole, ma anche una riflessione sull’etica dell’AI. Essa non conosce i principi di giusto o sbagliato, a meno che non le vengano ‘insegnati’ dall’uomo: quali principi morali vogliamo che adottino le AI programmate per gestire le nostre città, ad esempio? In caso di attacco hacker o blackout, l’intelligenza artificiale potrebbe dover scegliere se continuare ad alimentare un ospedale o spostare l’energia altrove.
Ma il discorso è ancora più ampio. L’etica riflette i sistemi culturali, varia a seconda della latitudine e della storia di una società. È possibile selezionare a priori quale etica adottare per tutti? Quali organismi sovranazionali dovranno controllare la sua applicazione? Il mondo accademico si sta già interrogando su questo tema, è tempo che anche la politica intervenga.
La mia riflessione sul tema dell’etica nel campo dell’intelligenza artificiale per StartupItalia:
Ho parlato della classifica annuale Top Manager Reputation 2024 nel corso del programma Zeus su Value 24 - Sky 490.
Top Manager Reputation 2024: Carlo Messina, Andrea Orcel e Claudio Descalzi i migliori dell’anno. La classifica sul Corriere della Sera.
Ho parlato con Mariangela Pira su Sky TG24 del nostro osservatorio sulla reputazione degli executive Top Manager Reputation.
Sul podio della Top Manager Reputation di marzo 2025 ci sono Claudio Descalzi, Andrea Orcel e Carlo Messina.
L'edizione di ottobre 2024 dell'osservatorio ESG Perception Index vede sul podio A2A, Intesa Sanpaolo e Eni.
Trump rinomina il Golfo del Messico "Golfo d’America". Non è un’azione eccentrica, ma un atto di potere. Ne tratto su…