L’attenzione degli stakeholder ai temi ESG è al suo apice, ma molte aziende ancora non hanno compreso la portata di questo cambiamento. La soluzione: un approccio scientifico integrato che coniughi metriche tecniche e percezione.
C’è un tema che ritorna, periodicamente, quando si parla di sostenibilità. È quello delle metriche. Migliaia di certificazioni tecniche e ranking che servono a valutare se e quanto una determinata azienda sia conforme ai principi ESG. Nella nostra esperienza ne abbiamo incontrati moltissimi. Alcuni clienti ci hanno anche chiesto se fossero o meno attendibili.
Da tempo con Reputation Science monitoriamo la percezione di sostenibilità delle aziende (www.esgreputation.it). Ci siamo chiesti quali fossero i driver che guidano la loro reputazione online sui temi ESG, consapevoli che essi rappresentano un modo per valutare l’operato di un’azienda nella società. Da gennaio a ottobre per l’osservatorio ESG Perception Index abbiamo analizzato oltre 2,2 milioni di contenuti online (articoli, blog, social, forum) riferiti a un paniere di oltre 200 brand, pesando ciò che le aziende comunicano e ciò che viene percepito dagli utenti.
La sfida urgente, per le aziende, è trovare l’equilibrio tra realtà e percezione. Occorre adottare una prospettiva olistica. La sostenibilità – intesa nella sua visione di ESG – è un tema che permea ogni ramo d’azienda. Più volte abbiamo incontrato approcci distonici all’interno della stessa società. Succede quando la mano destra non sa cosa sta facendo la sinistra. I compiti si moltiplicano, si sovrappongono, le energie e gli sforzi fatti rischiano di essere vanificati. Serve una visione integrata e scientifica. Con Purple – The Science of Why (www.purpleesg.it) ci siamo lanciati in questa sfida. Mettere in piedi un competence hub per supportare le imprese, gli enti pubblici e il terzo settore nel creare e comunicare sostenibilità. In tutti i suoi aspetti. C’è il lato tecnico: le azioni messe in campo per il benessere sociale e ambientale devono essere misurate e documentate. L’aspetto legale: quanti hanno compreso cosa significa essere una società Benefit? La comunicazione corporate ed executive è poi il motore che permette di arrivare al target di riferimento. Tutti questi elementi, insieme, concorrono ad aumentare la credibilità aziendale, danno fiducia agli stakeholder e agiscono positivamente sul mercato. In poche parole: contribuiscono a consolidare la reputazione di una società. L’attenzione degli stakeholder a queste tematiche sta raggiungendo il suo apice. In questo campo occorre fare subito la differenza, altrimenti si è solo una voce tra tante.
L’articolo completo su Prima Comunicazione:
Ho parlato della classifica annuale Top Manager Reputation 2024 nel corso del programma Zeus su Value 24 - Sky 490.
Top Manager Reputation 2024: Carlo Messina, Andrea Orcel e Claudio Descalzi i migliori dell’anno. La classifica sul Corriere della Sera.
Ho parlato con Mariangela Pira su Sky TG24 del nostro osservatorio sulla reputazione degli executive Top Manager Reputation.
Sul podio della Top Manager Reputation di marzo 2025 ci sono Claudio Descalzi, Andrea Orcel e Carlo Messina.
L'edizione di ottobre 2024 dell'osservatorio ESG Perception Index vede sul podio A2A, Intesa Sanpaolo e Eni.
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