Per chi vuole posizionarsi nel mondo del lavoro, la reputazione è tutto. Il silenzio significa irrilevanza. I manager e i professionisti in genere devono imparare ad agire come un brand, fare una propria comunicazione rispondente a interessi professionali specifici. Attenzione a non cadere nella trappola del pensare che alcuni canali siano privati e altri professionali. È un’ingenuità. Tutto è visibile e quindi tutto è professionale e come tale anche nel privato va mantenuta una coerenza e una forma adeguata. Sempre.
Inoltre, ci sono tre regole per creare una buona reputazione: continuità, continuità e continuità. Insomma, la palestra del primo gennaio non serve a nulla.
I contenuti online esistono nello stesso momento, il presente si mescola con il passato e il rapporto tra reputazione digitale e recruiting è totale. È esattamente nei canali tradizionalmente visti come ‘privati’ che andranno a guardare per scoprire il lato autentico dei professionisti. Il curriculum è sulla via del tramonto per tante ragioni, non ultima il fatto che consente di ‘mentire’ in modo mirato in base a chi viene mandato. La visione pubblica, invece, è sotto gli occhi di tutti e non ci si può inventare nulla: costruite il vostro brand in modo coerente e autentico.
La reputazione è una forma di percezione ed è più importante della realtà, poiché è sulla percezione che facciamo le nostre scelte. La reputazione ha una ‘massa’ e questa, come in fisica, è in grado di attrarre. Una sorta di gravitazione reputazionale: in pratica, una buona reputazione attrae verso di noi. Una cattiva reputazione è invece una massa negativa, e respinge. Più la massa è grande, più esercita attrazione o repulsione.
Il “purché se ne parli” che genera reputazione è una sciocchezza colossale. Come nella campagna di Armando Testa “Open to meraviglia” la cui giustificazione è stata “abbiamo creato un dibattito”. Non hai creato un dibattito, ti hanno insultato in modo corale ed è molto diverso.
Ho trattato del tema reputazionale in un’intervista con La Sicilia:
Ho parlato della classifica annuale Top Manager Reputation 2024 nel corso del programma Zeus su Value 24 - Sky 490.
Top Manager Reputation 2024: Carlo Messina, Andrea Orcel e Claudio Descalzi i migliori dell’anno. La classifica sul Corriere della Sera.
Ho parlato con Mariangela Pira su Sky TG24 del nostro osservatorio sulla reputazione degli executive Top Manager Reputation.
Sul podio della Top Manager Reputation di marzo 2025 ci sono Claudio Descalzi, Andrea Orcel e Carlo Messina.
L'edizione di ottobre 2024 dell'osservatorio ESG Perception Index vede sul podio A2A, Intesa Sanpaolo e Eni.
Trump rinomina il Golfo del Messico "Golfo d’America". Non è un’azione eccentrica, ma un atto di potere. Ne tratto su…