Viviamo in un’era in cui la percezione è più importante della realtà stessa. Ogni nostro gesto e ogni nostra parola restano impressi nel digitale, creando un mosaico complesso della nostra identità. Non siamo più monoliti, ma una composizione di frammenti che raccontano chi siamo.
La vera sfida? Trasformare l’intangibile in qualcosa di misurabile, dare forma e struttura a quella che sembrava solo un’impressione. Perché la reputazione non è un optional, è la nostra “licenza” per esistere nella società contemporanea.
Ne ho parlato con Flavia Iannilli a “L’intervista” su Urania TV:
Ho parlato con Mariangela Pira a Business, su Sky TG24, del nostro osservatorio Top Manager Reputation sulla reputazione degli executive.
A maggio 2025, sul podio dell'osservatorio Top Manager Reputation ci sono Carlo Messina, Pier Silvio Berlusconi e Andrea Orcel.
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In questa intervista per Wired ho trattato di come il funzionamento dei modelli AI potrebbe ledere la reputazione.
Ad aprile primo nella Top Manager Reputation l’AD di Unicredit Andrea Orcel. Seguono sul podio Pier Silvio Berlusconi e Carlo…
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