L’attenzione e il sentiment online relativi Giorgia Meloni risultano in calo. È quanto emerge dall’analisi di Reputation Science sulla reputazione della Presidente del Consiglio nel periodo compreso tra settembre e inizio febbraio. In particolare, il trend delle conversazioni sul web che la riguardano è diminuzione, così come il sentiment generato a livello aggregato (news e Twitter): il 39% dei commenti è negativo.
Il web è spesso un termometro della società. I dati mettono in luce una dinamica solo parzialmente già vista con i due precedenti Presidenti del Consiglio. Anche i Governi Conte e Draghi hanno goduto di una luna di miele, un periodo di forte apprezzamento sul web cominciato con il giuramento al Quirinale. Per Meloni abbiamo registrato un miglioramento del sentiment già dal 26 settembre, salvo poi rallentare in poco tempo. Una dinamica opposta rispetto a quella seguita dall’ex premier Draghi, la cui reputazione ha incontrato pochi ostacoli.
Ora, davanti a Meloni, c’è la sfida più grande: difendere, se non incrementare, il proprio capitale reputazionale, costruito in anni di opposizione, senza farsi ‘logorare’ dalle dinamiche del potere. La strategia comunicativa che sceglierà di seguire, in questo contesto, avrà un peso fondamentale sulla reputazione sua e dell’intero esecutivo. Episodi come il caso Donzelli dimostrano infatti che il rischio reputazionale è sempre dietro l’angolo.
Il mio commento e l’analisi di Reputation Science su Gli Stati Generali: